giovedì 2 giugno 2011

Grande la nuova Italia di Berruto ad Ancona!

Lasko passa il muro di Leon. Tarantini
Lasko passa il muro di Leon. Tarantini

ANCONA, 2 giugno 2011 - Tre su tre. L’Italia infila la terza vittoria consecutiva in World League, travolgendo ad Ancona, Cuba e restando sempre più salda al primo posto del girone (3-0: 25-19, 25-21, 27-25). Cambia l’avversario, non l’atteggiamento tecnico e mentale degli azzurri, tutta gente che non ha ancora un pedigree famoso, ma che vuole arrivare e vuole arrivare in alto. Una vittoria alla volta, finora tutte per 3-0. “Abitudine” non troppo frequente negli ultimi anni per la squadra azzurra. Un segnale che qualcosa sta forse davvero cambiando.

MURO E DIFESA — Berruto manda in campo la stessa squadra che ha battuto due volte la Francia nell’ultimo fine settimana: ci mette meno di un set questa Italia a trovare la maniera di mettere alle corde i cubani. Tanto aggressivi in battuta e in attacco, ma poi incapaci di sottrarsi al muro azzurro, sempre più piovra sotto rete. Prima del 10° punto gli azzurri sono già in testa e con Lasko martellano la difesa caraibica, costringendola alla resa.

RICAMBI — I caraibici hanno perso, rispetto al secondo posto Mondiale, le stelle Simon e Leal esclusi dalla Nazionale per avere firmato contratti professionistici non autorizzati con club italiani e quindi lasciati in patria, temendo nuove fughe, come accaduto negli anni passati. La scuola cubana ha dimostrato di poterli sostituire, ma per il momento non sono ancora all’altezza della Nuova Italia, quella che ha ragazzi con un cognome “strano”, che magari è nata in un altro Paese, ma che canta a squarcia gola l’inno di Mameli e in campo martella più forte che può. Anche il secondo set dopo poche battute finisce in mano agli azzurri che sotto la regia di Travica lo portano a casa quasi senza affanni.

DECIDE TRAVICA — Cuba ci riprova ancora nel terzo set: prende due punti di vantaggio con gli attacchi di Hernandez, ma l’Italia è lì a un passo e con un Savani in formato vero capitano, confeziona l’ultimo sorpasso. Un ace di Travica chiude il confronto.

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